Maze Runner. Il palazzo degli spaccati by James Dashner

autore:James Dashner [Dashner, James]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: prog
editore: Fanucci
pubblicato: 2020-11-18T23:00:00+00:00

Forse ora dopo ora.

«Sono contenta che le cose siano così semplici per te» disse lei, con dura amarezza. «Ma quando si tratta dei miei figli sono io a decidere, grazie mille. Ora, hai intenzione di prenderti cura di Dante finché non sarò tornata, o no? Altrimenti, per favore portalo da Terry e Maria. Io me ne sto andando.»

Si tirò su in piedi, teneva il figlio in braccio con fare incerto. Nonostante tutte quelle parole audaci, non sapeva bene come fare a consegnare il bambino e abbandonarlo un’altra volta. Newt sperava di non pentirsi delle parole che stava per dire, la sua mente aveva fatto una serie di pensieri più velocemente di quanto avrebbe immaginato possibile visti quegli ultimissimi giorni.

«Ho un’idea» disse lui. «Come si chiama tua figlia?»

Lei sollevò le sopracciglia, senza dubbio non era in vena di stare a sentire le sue idee folli. «Si chiama Jackie e ha dieci anni. Allora, che c’è? »

«Per favore» disse lui. «Mettiti solo a sedere e dammi un minuto. Forse due. Poi se tu continui ancora a pensare di volertene andare, giuro sulla mia vita che penserò io al piccoletto finché non sarai tornata.»

Keisha ci mise qualche secondo, forse aggrappandosi a un certo orgoglio, ma finalmente fece quello che lui le aveva chiesto.

«Va bene. Un minuto e mezzo allora. Avanti.» Sorrise con finta, eccessiva cortesia.

Parlava così velocemente che la sua mente non riusciva a stare al passo.

«So che questa tua storia è mille volte peggiore di quanto perfino possa sembrare, e già sembra orribile. E mi dispiace. Sinceramente. E so che non ho nessun diritto di dirti come fare le tue cose, specie quando si tratta dei tuoi figli. Ma... sarebbe davvero tanto meglio se tu potessi riunire la tua famiglia e vivere con tuo fratello e Jackie là fuori invece che qui dentro. E

io ho bisogno di qualcosa per cui vivere, specie dopo aver visto quell’assurda Zona Centrale... non chiedermi niente, ti dico dopo. Abbiamo tutti bisogno di questa cosa. Io penso di poter essere un po’ di aiuto, capire cosa fare, aprirci una via di fuga da qui. Un gruppo intero di noi. Poi ti riporteremo insieme a Dante dalla tua famiglia e partiremo da lì. Ma portarti da tua figlia sarà la nostra priorità numero uno. Lo so che sembra che io non abbia avuto tempo di pensarci, ma voglio farlo. Per te. Per Dante. Per me.

Per Jackie.»

Fece una pausa, non era sicuro di aver preso fiato nemmeno una volta mentre le propinava tutte quelle idee. «Ho bisogno solo di un po’ di tempo per elaborare un piano. Che ne pensi?» Non era completamente sicuro che quel suo flusso di coscienza avesse un minimo di senso.

Keisha non rispose sul momento. Passò una mano sulla testa di Dante, con uno sguardo distante negli occhi mentre rifletteva su quello che le aveva proposto Newt. Lui ovviamente stava pensando all’uomo con i capelli unti fuori dall’ingresso della Zona Centrale. Jonesy. Aveva mostrato quasi un certo fanatismo nel volerlo proteggere. Newt decise di accettare la sua offerta.

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